ImproveIsAction: intervista a Marta Giulioni e Nico Tangherlini

13/11/2021 di Sara Scansani

 

Anche questa settimana il Macerata Jazz ha continuato le sue serate-aperitivo nei locali del centro storico, ormai una tappa fissa dei weekend all’insegna del jazz. Sabato 13 novembre è stato il turno del duo Giulioni-Tangherlini, che hanno reso l’aperitivo al suggestivo Centrale Plus ancora più unico, e ci hanno poi concesso del tempo per una breve intervista al termine dell’esibizione.

Ci raccontate un po’ del vostro percorso nel jazz? Come è iniziato, e come si è formato il vostro duo?

NT: Per me è iniziato molto presto, in famiglia la musica c’è sempre stata, perciò quando avevo dieci anni mi sono avvicinato anch’io all’ambiente, e verso i quattordici anni ho iniziato a fare sul serio e ad andare verso il jazz.

MG: Io ho iniziato più tardi, verso i vent’anni, ma da piccola avevo già fatto qualche anno di chitarra classica e da quel momento la musica è sempre stata un’idea che ho portato con me, fino a quando non ho deciso di studiare canto, poi la formazione del duo è stata quasi un caso: ho cercato Nico per formare un altro gruppo, un quartetto, perché avevamo già fatto qualche esibizione insieme, e da lì è nato anche il duo.

Il vostro duo è perfettamente equilibrato, come gestite questo scambio di battute fra voce e piano?

MG: Il fatto di lavorare insieme da molti anni aiuta.

NT: In realtà spesso non è così equilibrato, magari a fine concerto ci rendiamo conto di non aver seguito l’altro o di non aver capito qualcosa. Anche il contesto influisce, la partecipazione del pubblico, perché poi quando l’esibizione è movimentata, noi ci divertiamo e c’è più sintonia.

Ora una domanda per Marta (ma anche per Nico se volesse aggiungere qualcosa), come donna all’interno del jazz, pensi che ci sia parità di genere in questo settore?

MG: No, c’è ancora molto da fare rispetto a questo tema. Anche se in questo momento se ne parla molto, ci sono eventi con nomi femminili e iniziative con questo indirizzo, non è questa la soluzione, ci vuole più equilibrio. Così si oscilla sempre fra troppo e troppo poco, manca ancora una direzione univoca.

NT: Neanche secondo me c’è ancora parità. Gli eventi specifici aiutano nella visibilità ma non è così che si hanno pari opportunità.

Per concludere con una domanda ormai di rito, com’è stato partecipare al Macerata Jazz nel contesto informale dell’aperitivo? E cosa avete in programma per il prossimo futuro?

NT: Bene, molto bene, abbiamo portato dei brani canonici e qualche nostra canzone originale, come dicevamo bisogna sempre adattarsi al contesto, ci sarà spazio per i brani originali nel nostro disco.

MG: Sì, per il prossimo anno abbiamo in programma di incidere un disco, nel frattempo il 4 dicembre saremo a un evento a Pescara.

 

Sara Scansani

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