Intervista a Katiuscia Cassetta

INTERVISTA A KATIUSCIA CASSETTA – ASSESSORE ALLA CULTURA E ALLA ISTRUZIONE DEL COMUNE DI MACERATA

Può dirsi affezionata al Macerata Jazz festival, che ormai da cinquantasei anni accompagna Macerata?

Assolutamente! Posso dire che la sua longevità è frutto di un grande impegno che si è perpetuato negli anni fino ad oggi, giorno del suo cinquantaseiesimo anniversario.

Anche quest’ anno abbiamo sentito la necessità di arricchirlo… Difatti, intorno alla prima serata di stasera, orbitano una serie di mostre, eventi, lezioni che immergono Macerata in un’atmosfera unica. Basti pensare la mostra fotografica di Carlo Pieroni, oppure i pre-concerti in mano ad artisti del territorio, i seminari tenuti da esperti del linguaggio e della comunicazione. Inoltre, tornando indietro di qualche mese, la città si era già trasformata in palcoscenico con il Macerata Jazz Summer. Persino nelle scuole d’ infanzia abbiamo importato il linguaggio jazzistico, riscontrando gioiosamente la curiosità di molti bambini.

Ogni anno cerchiamo di fondare la tradizione con l’innovazione, rendere attuale la rassegna così da poter raggiungere un numero sempre più ampio di persone.

Penso che la nostra amministrazione stia facendo un ottimo lavoro, capace di far funzionare bene le cose!

 

C’è una sinergia importante tra il Comune, l’università e le associazioni del territorio, in particolare musicando che aprirà le danze proprio questa sera… Vorrebbe parlarne?

C’è un modo intelligente di sfruttare i fondi pubblici, le risorse della comunità, volte ad intercettare un pubblico sempre più ampio, locale e non. L’obiettivo è quello di non creare una rassegna esclusiva ed escludente, bensì ampliare il proprio raggio di azione e coinvolgere anche coloro che non conoscono questo mondo.

Questo lo si fa, ad esempio, collegandosi con l’università, tramite il seminario di studi tenutosi giovedì 9 ottobre, che hanno visti impegnati docenti, pedagogisti, semiologi al fianco delle istituzioni e delle associazioni.

Come intende la politica culturale al servizio dei cittadini?

Gli eventi culturali promossi devono arrivare ovunque, trasmettere i valori della condivisione e della partecipazione. Questo è stato fatto ad esempio con la giornata del Fai, con eventi di musica elettronica e danza contemporanea. È bene abbracciare i vari linguaggi, così da poter intercettare un pubblico sempre maggiore e al contempo arricchire le competenze di questo.

C’è spesso il timore di varcare una porta di un museo, ma bisogna sapere che la comunità cresce se i cittadini crescono e non solo ai fini del turismo, ma anche in vista della propria comunità, dei propri cittadini a qualunque estrazione sociale essi appartengono.

 

MACERATA, Teatro Lauro Rossi,  18 dicembre 2025

Intervista di Matteo Tranquilli. Attività svolta nell’ambito del Laboratorio “IMPROVEisACTION” organizzato da Macerata Jazz e Università degli Studi di Macerata

Cerca Concerto
Social Stream