
“I COLORI DELLA MUSICA”: TULLIO DE PISCOPO CONQUISTA IL TEATRO LAURO ROSSI CON ENERGIA E CUORE
di Monia Ciminari
Sabato 25 ottobre, al Lauro Rossi di Macerata, il pubblico ha assistito a uno spettacolo che è andato ben oltre la musica: una vera e propria lezione di vita e di ritmo firmata da Tullio De Piscopo.
Il progetto “I colori della musica”, questo il titolo del concerto, ha trasformato la serata in un viaggio tra generazioni, emozioni e suoni, dimostrando che l’energia, quella vera e propositiva, davvero non ha età. Fin dal primo colpo di bacchetta l’atmosfera si è mostrata elettrica.
Il teatro con la sua elegante sala e l’acustica impeccabile, si è rivelato cornice perfetta per un concerto in cui l’arte di De Piscopo ha trovato piena espressione. Napoli, il jazz, la passione mediterranea: tutto è confluito in una fusione che ha travolto il pubblico.
“La musica è calore ritmo e libertà. A Macerata voglio farvi sentire tutto questo” ha dichiarato De Piscopo aprendo la serata con il suo inconfondibile carisma. Poi, in un momento di intensa commozione, ha ricordato il fratello Romeo, scomparso a soli ventuno anni, quando lui ne aveva appena undici: “Se n’è andato troppo presto…ma i suoi dischi e i suoi ricordi mi hanno sempre fatto compagnia.” Parole che hanno toccato la platea e tracciato un ponte tra la vita, la memoria e la musica. Sul palco, insieme a lui, i talentuosi Stefano Gajon al sassofano e tastiere, Gianluca Silvestri alla chitarra, Daniele La Belli al piano e tastiere, Alessandro Simeoni al basso e Rosario Di Giorgio alle percussioni. Con loro, De Piscopo ha ripercorso le tappe significative della sua carriera, omaggiando i grandi con cui ha condiviso la musica: da Astor Piazzolla a John Lewis, da Franco Battiato sino a Pino Daniele, l’amico di sempre.
Il ricordo di Pino Daniele è stato uno dei momenti più toccanti della serata. De Piscopo ha raccontato il loro legame profondo, nato tra i vicoli e i sogni di una Napoli musicale e ribelle.
Insieme avevano costruito un linguaggio nuovo una ‘drump conversation’ capace di fondere jazz, blues e identità napoletana. “Con Pino – ha detto- c’era un’intesa che non si spiegava: bastava uno sguardo e la musica partiva da sola”. Un applauso lungo e commosso ha accompagnato queste parole, segno di quanto questa collaborazione sia ancora viva nella memoria collettiva. Ogni brano è diventato un racconto: dagli assoli vertiginosi che sono la sua firma, fino ai classici amati dal pubblico come Andamento Lento, Stop Bajon, Pummarola, Blues e Libertago, tributo all’amico Piazzolla, per aggiungere il sorprendente omaggio ai giganti americani come Cab Calloway e James Brown.
Il pubblico travolto dal ritmo ha accompagnato i musicisti battendo le mani, fino a trasformare la platea in una grande orchestra da poter sacralizzare, tutti in piedi, insieme, in una simbolica foto collettiva. La scenografia luminosa e i giochi di colore hanno reso quei colori della musica, titolo del progetto, quasi tangibili, mentre la band suonava con complicità e leggerezza.
Nel corso del concerto De Piscopo ha alzato le bacchette al cielo e si è fatto il segno della croce: un gesto semplice, ma potente, simbolo di gratitudine verso la vita e la musica. La serata si è conclusa con un’esplosione di applausi e un tripudio di percussioni, che hanno accompagnato l’abbraccio sul finale tra Tullio De Piscopo e il fotografo Carlo Pieroni, affettuosamente definito ‘l’occhio del jazz’.
Un momento autentico e carico di emozione, come tutta la serata. Quando le luci si sono abbassate, il pubblico è rimasto con la sensazione di aver assistito a qualcosa di raro: la dimostrazione che la musica, quando è vera, non invecchia mai. Tullio De Piscopo, a quasi ottant’anni, continua a insegnare che il ritmo è una forma di libertà, un modo per restare vivi, presenti, felici.
Il Macerata Jazz Winter proseguirà sabato 8 novembre, sempre al Teatro Lauro Rossi alle 21,15, con Emiliano D’Auria – Brooklyn Bound, nuovo appuntamento di una rassegna che continua a regalare sempre nuove emozioni.
MACERATA, Teatro Lauro Rossi, 25 ottobre 2025
Attività svolta nell’ambito del Laboratorio “IMPROVEisACTION” organizzato da Macerata Jazz e Università degli Studi di Macerata

