L’attività di Massimo Manzi come BATTERISTA inizia – a livello semi/professionale – con alcune formazioni del Lazio (The Magicians, UT e altre) alla fine degli anni ’70 . Autodidatta, ma cresciuto in un ambiente familiare musicalmente stimolante, frequenta per un anno i corsi jazz della Scuola Popolare di Musica Testaccio in ROMA coi M.i Bruno Tommaso, Michele Iannaccone ed altri. (discografia massimo manzi)
Massimo Manzi
Trasferitosi poi nelle Marche, dove la musica diventa definitivamente la sua attività professionale, egli completa i suoi studi in buona parte da solo, ma anche frequentando varie CLINICS nell’ambito della rassegna “Mister Jazz” a Ravenna, spesso ricevendo entusiastici commenti ed incoraggiamenti da docenti del calibro di Max Roach, Elvin Jones, Peter Erskine, Jack De Johnette, Steve Gadd ed altri.
Nel 1979 effettua il tour nazionale del gruppo Jazz-Rock “ AGORA‘ “ (circa 20 date) .
Fonda alcune piccole formazioni jazz col chitarrista Augusto MANCINELLI ed entra stabilmente nella big band “MARCHE JAZZ ORCHESTRA” diretta da Bruno Tommaso esibendosi in quasi tutti i più importanti teatri regionali . Negli anni successivi la Marche J. Orchestra amplierà il suo organico ed il raggio d’azione, ospitando illustri solisti fra i quali Renato SELLANI, Giorgio GASLINI, Evan PARKER, Giancarlo SCHIAFFINI, Paolo FRESU, John SURMAN, Marcello ROSA.
Le prime collaborazioni discografiche di Manzi sono pure legate all’attività con la M.J.O.
Bruno Tommaso vuole Manzi alla batteria nel proprio primo album da solista “12 Variazioni su un tema di Jerome Kern” (ediz SPLASC-H) . Vede poi la luce (per la Philology) nell’89 l’album DIES IRAE della Marche J.O. con ospite Gianluigi Trovesi
Già dai primi anni ottanta l’attività concertistica di Manzi è molto intensa, e la stampa inizia a notare le sue capacità. Oltre ad esibirsi abitualmente coi migliori talenti locali, diventa il batterista più richiesto per accompagnare noti solisti statunitensi nei concerti organizzati da e per “ANCONA JAZZ” o dalle stagioni concertistiche maceratesi.
Fra questi grandi musicisti, alcuni dei quali purtroppo oggi scomparsi, vanno senz’altro menzionati
AL COHN, TAL FARLOW, LEE KONITZ, AL GREY, EDDIE “Lockjaw” DAVIS, EARL WARREN, BOBBY WATSON, JIMMY KNEPPER, MIKE MELILLO ed il “nostro” compianto MASSIMO URBANI.
Massimo Manzi
Nel 1985 Radio RAI organizza il concorso “ LA COPPA DEL JAZZ” le cui fasi vengono trasmesse in diretta. Manzi vi partecipa col trio di Tomaso LAMA (sodalizio tuttora vivo), che ottiene il miglior piazzamento per quel tipo di formazione.
Negli stessi anni Manzi inizia una propria attività DIDATTICA, sia in privato che nell’ambito di centri culturali, come il “laboratorio g.r.a.t.i.s.” a Senigallia o la scuola Liviabella di Macerata, e successivamente presso negozi di musica come Vezzoso (Civit. Marche) , Principi (MC) e GIOCONDI (S.Benedetto d.Tronto) .
La seconda metà degli anni ottanta lo vede più frequentemente attivo nei grandi centri come MILANO, BOLOGNA, ROMA, BARI e –per la prima volta nell’89- alla prestigiosa rassegna UMBRIA JAZZ col clarinettista Gabriele MIRABASSI, insieme al quale effettua la prima propria sortita discografica in CD come “ELECTROACUSTIC QUARTET” per l’EGEA (allora denominata Quadrivium). Nell’ottobre del 1989 Manzi è ingaggiato per suonare nelle dirette televisive del noto Concorso canoro di Castrocaro Terme nell’Orchestra di Musica Leggera della RAI diretta dal m° Fabio FRIZZI.
Nel settembre del 1990 il negozio specializzato in percussioni “Mokke’s” organizza al Teatro Smeraldo di MILANO una vetrina dei migliori batteristi italiani del momento : il Mokke’s DAY. Partecipano, con la J CLASS Orchestra : Cuppini, Capiozzo, Calloni, MANZI, Gatto, Golino, Meyer . Tutto esaurito in teatro e grande risonanza dalla stampa specializzata.
Sempre più richiesto come SIDEMAN ma anche per collaborazioni più stabili, come quelle coi contrabbassisti PAOLINO DALLA PORTA ed ARES TAVOLAZZI e col percussionista RAY MANTILLA, Manzi inizia anche alcune collaborazioni da ENDORSER. Prima fra tutte quella ormai ventennale con la pistoiese UFIP, marchio leader nella produzione dei piatti musicali, poi con le ditte costruttrici di batterie come Tamburo, Le Soprano, Drum Sound, Sonor, X – Drum . Per vari anni Manzi appare come Performer di questi strumenti nelle fiere più importanti del settore, specialmente a Pesaro e Rimini. Aumentano i concerti in area romana, con Umberto FIORENTINO, coi Lingomania, con l’orchestra BIG BANG di Mario RAJA, con Steve GROSSMAN, Carlo LOFFREDO, Maria Pia DE VITO, i Guitar Madness, Sandro SATTA etc.
Non è facile tentare un riassunto dell’attività LIVE svolta da Manzi nel decennio ’90 / ’99 , quasi sempre di alto spessore artistico .
Mentre si intensificano e si capillarizzano naturalmente le numerosissime collaborazioni nazionali, iniziano trasferte europee , soprattutto in SPAGNA ed in particolare nei prestigiosi locali “Cova del Drac” in Barcellona e al “ Café Central” di MADRID . In collaborazione col pianista ivi residente Carlo MORENA e col bassista Paolo GHETTI, Manzi contatta importanti musicisti coi quali collabora già in italia per esibirsi nella penisola iberica. Nell’arco di un triennio si esibiscono con la sezione ritmica appena menzionata : Paolo FRESU, Roberto ROSSI, Flavio BOLTRO, Maurizio GIAMMARCO, Enrico RAVA e l’armonicista Alberto BORSARI. In alcune occasioni la TVE spagnola riprende e trasmette i concerti, sempre seguiti con interessi dal pubblico e dalla stampa locale. Nel 1996 suona al festival di Nancy col pianista Armando Battiston, ed incide con alcuni “vecchi” compagni di viaggio come Augusto Mancinelli e Paolino Dalla Porta e nuovi talenti come Stefano MICARELLI, Paolo Di SABATINO e Fabrizio BOSSO Nel 1999 un importante collaborazione col fisarmonicista Richard GALLIANO nel suo “Italian Trio” (comprendente anche Furio Di CASTRI al basso) porta Manzi a realizzare un’applaudita settimana di concerti al prestigioso “BLUE NOTE” di TOKYO, oltre ad una dozzina di concerti in giro per teatri ed auditorium italiani.
Altri solisti stranieri di rilievo suonano con Manzi in varie occasioni : Dave LIEBMAN, George GARZONE, Phil MARKOWITZ, Mike MAINIERI, Art VAN DAMME, Benny GOLSON,
Eddie HENDERSON….
Ancora per la RAI va ricordato un ingaggio piuttosto prolungato nel 1997 per la trasmissione radiofonica “Stasera a Via Asiago”; in tale occasione Manzi suonò con la Italian Big Band, condotta da Marco Renzi (direttore, fra l’altro, del Conservatorio di Bari).
Nel 2000, su proposta della etichetta discografica WIDE, Manzi firma finalmente un SUO progetto discografico . Già era stato leader di proprie formazioni ma in circostanze episodiche. L’album “QUASI SERA” raccoglie consensi più che buoni e vendite sopra la media del settore.
Nello stesso periodo, sempre macinando chilometri per gli appuntamenti LIVE, si intensifica molto l’attività discografica, soprattutto per la “Philology”: col trio di Renato SELLANI (col quale torna a suonare spesso nell’ambito di Umbria Jazz) a volte con “ospiti” come Irio De Paula, Gianni Basso, Fabrizio Bosso, Tiziana Ghiglioni…Insieme all’estroso pianista Stefano BOLLANI e a Tavolazzi, Manzi realizza pure “FLASHBACK” con RAVA e BASSO ed il “Chapter 7” di una serie di incisioni italiane del mitico Phil WOODS .
Per la didattica va notato l’ingresso di Manzi nel corpo docente dei prestigiosi Seminari di Siena Jazz (tuttora vi è attivo) , ed in quello del Corso Sperimentale di Jazz e Musiche Improvvisate del Nostro Tempo (triennio 2003-2005) al Conservatorio MARTINI di BOLOGNA . Fra i concerti memorabili degli ultimi anni in Italia va ricordato senz’altro quello del 21 luglio 2003 per la XXX edizione di RAVENNA JAZZ al Teatro Alighieri col grande chitarrista statunitense PAT METHENY (al contrabbasso P.Dalla Porta) . La collaborazione con l’esperto contrabbassista e compositore Giovanni TOMMASO, in quartetto od in quintetto, porta ancora fuori dei confini nazionali il “drumming” di Manzi. Nel 2003 Heineken Jazz Festival a San Juàn nell’isola di PORTORICO, nel 2005 concerti in MEXICO (organizzati dall’istituto di cultura ital.) ed a MELBOURNE, e nel marzo 2006 a NEW YORK nel mitico jazz club “Birdland” . Questi ultimi due eventi sono stati patrocinati da Umbria Jazz. A proposito dell’Umbria, da alcuni anni Manzi è direttore artistico di una fortunata rassegna che si svolge a Gubbio, e si intitola GUBBIO NO BORDERS. Nel corso degli anni Manzi vi ha proposto molte realtà più o meno note del miglior jazz italiano a fianco di qualche artista straniero.